L’affitto con riscatto è un contratto che dà la possibilità all’affittuario di diventare proprietario del bene dopo un periodo di locazione. Per capire come funziona l’affitto con riscatto si può pensare ad una sorta di leasing, anche se le due forme contrattuali sono diverse sotto molti punti di vista.
Nell’affitto con riscatto accade che il proprietario concede in locazione per un certo periodo di tempo il proprio bene a una persona interessata ad acquistarlo.
Entro il termine previsto dall’accordo, si può procedere all’effettiva compravendita del bene, con il passaggio del diritto di proprietà. Al momento della vendita si tiene conto, per intero o solo parzialmente, dei canoni d’affitto versati fino a quel momento.
L’affitto con riscatto è spesso indicato anche come rent to buy o come locazione con preliminare di futura vendita. Ogni formula contrattuale ha delle differenze e molto dipende dall’accordo siglato dalle parti e dalle condizioni sulle quali ci si è accordati. Alla base di un contratto di affitto con riscatto c’è un accordo tra il proprietario di un’abitazione e l’affittuario. Dopo un primo periodo di locazione, la cui durata più variare da pochi mesi a 10 anni, l’affittuario può diventare proprietario della casa.
Le parti possono accordarsi per la firma di un solo contratto o di due contratti diversi: uno di locazione e uno di futura vendita. Le diverse formule contrattuali a disposizione definiscono i tempi per il pagamento, le caratteristiche del canone di locazione, i diritti del proprietario e dell’affittuario, le modalità di ripartizione dei costi e tutte le altre condizioni legate all’accordo.
Il contratto lascia all’affittuario la possibilità di esercitare l’opzione di acquisto, dopo il termine pattuito con il proprietario. Ad esempio, ci si può accordare per un contratto di locazione di 5 anni. Alla scadenza, l’affittuario può decidere di acquistare la casa.
l canone d’affitto in questo caso è di solito un po’ più alto del normale e la differenza, indicata nel contratto, viene considerata come un acconto sul prezzo d’acquisto. Il prezzo d’acquisto della casa viene di solito indicato già all’inizio del contratto ed è fisso per la durata dell’accordo.
È una delle formule più usate. In questo caso vengono firmati due contratti: un contratto di locazione e un preliminare di futura vendita. Il preliminare d’acquisto viene trascritto nei registri immobiliari. La trascrizione ha effetti per tutta la durata del contratto e comunque per un massimo 10 anni.
Le parti possono decidere se il preliminare di vendita obbliga entrambi alla compravendita o se spetterà all’affittuario decidere se concludere o meno l’acquisto.
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Si tratta di un’opzione di finanziamento semplice che fa rendere in modo sicuro il capitale investito: una volta acquistato uno o più appartamenti con la formula della compravendita immobiliare, si stipula un accordo e ci affidiamo la gestione della proprietà per uno, due o tre anni.
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Suze Orman